Fin dagli inizi degli anni settanta, agli esordi della radiofonia privata, la condizione dell’ etere era
completamente diversa da quella attuale, al riguardo esisteva solamente una sentenza della corte
costituzionale del 1976 che sottolineava il diritto di chiunque ad impiantare un’ emittente privata,
ma l’ avvento della legge Mammi del 1990 blocco qualsiasi possibilità di accedere alla trasmissio-
ne su banda FM.
La possibilità di trasmettere su onde radio costituiva in importante mezzo alternativo di informazio-
ne che permetteva a semplici privati di poter accedere al mondo delle telecomunicazioni in modo
libero, lontano da qualsiasi intento commerciale, come e successo ad internet, le emittenti di oggi
sono regolamentate dalle leggi del mercato, essendo di conseguenza controllate da esso, perden-
do ogni interesse nel trasmettere contenuti di valenza culturale ed interesse alternativo preferendo trasmissioni puntate all’ ascolto di massa senza pensare veramente ad accrescere la conoscenza degli ascoltatori.

L’ idea di progetto che voglio presentare si basa sullo sfruttamento di questo mezzo di comunicazione, concentrando la mia ricerca prevalentemente sulla riappropriazione della comunicazione libera.
Il primo passo verso la realizzazione di questo progetto è stata la progettazione di una stazione radio.
L’ azione consisterà poi nel trasmettere nell’ etere abusivamente, su frequenze d’ ombra o anche disturbando quelle già esistenti, comunicando alle persone tramite l’ affissione illegale di stikers e stencil su cui viene riportata la frequenza utilizzata per la trasmissione.
La traccia trasmessa sara’ una, si tratta di un lavori di sound art basato sul campionamento della citta’ di Brescia tramite un microfono a contatto, successivamente montati in una traccia unica di stampo elettronico/noise, poi riversato su vinile.
Lo scopo di questa azione consiste nel portare a conoscenza delle persone di questo fatto propo-
nendo anche un alternativa che non sia legata ad una realtà commerciale e di consumo, mostran-
do come seppur infrangendo qualche regola si possa ottenere ciò che si vuole senza far del male
a nessuno.
Il titolo del progetto si rifà direttamente al concetto dei graffiti che ricoprono le nostre città, dimo-
strando come una cosa illegale al fine non fa altro che dar vita al grigio delle altrimenti tristi aree
urbane.